Roma, beatificato Monsignor Luigi Novarese ‘l’apostolo dei malati’

Monsignor Luigi Novarese (1914 – 1984), fondatore dei Silenziosi Operai della Croce e del Centro Volontari della Sofferenza, è stato beatificato l’11 maggio a Roma nella basilica di San Paolo fuori le Mura alle 10.30. Ha presieduto la celebrazione di fronte a oltre 5mila fedeli il card. Tarcisio Bertone, Segretario di Stato Vaticano.

Luigi Novarese nasce a Casale Monferrato (Alessandria) il 29 luglio 1914. Papa Giovanni Paolo IIlo definisce “l’apostolo degli malati”. Infatti, pur lavorando nella Segreteria di Stato della Santa Sede – dal 1942 al 1970 – e poi in Conferenza Episcopale Italiana – dal 1970 al 1977 -, impegna tutto se stesso nella lotta contro l’emarginazione dei disabili, che toglie dai ghetti in cui sono confinati e integra nella società.
Insegna loro un mestiere con l’obiettivo, nei limiti delle possibilità di ognuno, di renderli autonomi anche dal punto di vista economico. Dialoga senza complessi con la medicina, dimostrando l’efficacia terapeutica della motivazione spirituale nella cura del malato. Fonda case di cura, centri di assistenza, corsi professionali per disabili e infermi, insegnando loro a pensare e a vivere in modo nuovo la malattia.

Nel 1943 fonda la Lega Sacerdotale Mariana per venire in aiuto ai preti infermi, feriti o in gravi condizioni economiche a causa della guerra. Quattro anni dopo dà l’avvio al Centro Volontari della Sofferenza, l’associazione nella quale il sacerdote insegna agli ammalati a pensare in modo nuovo se stessi e la malattia. Nel 1950 don Luigi tiene a battesimo la fondazione dei Silenziosi Operai della Croce, «un’associazione di anime consacrate – uomini e donne, sacerdoti e laici – impegnate a illuminare gli ammalati sul senso cristiano del dolore e a sostenerli attraverso opere assistenziali e di recupero professionale». Nel 1952 inizia la costruzione della Casa Cuore Immacolato di Maria a Re (Verbania) che dal 1960 ospita ogni anno migliaia di ammalati per i corsi di Esercizi spirituali. Sempre nel 1952, allo scopo di rendere più efficace l’accompagnamento degli infermi, monsignor Novarese crea la quarta associazione, i Fratelli e Sorelle degli ammalati, persone sane che si inseriscono nell’apostolato del malato condividendo lo stesso programma spirituale e sostenendolo nelle sue necessità.

Il 7 ottobre 1957 monsignor Novarese riesce a stupire le gerarchie ecclesiastiche, organizzando il più grande raduno di infermi, mai realizzato prima di allora, all’interno della Santa Sede, portando 7mila malati in udienza da papa Pio XII nel Cortile del Belvedere. Settemila fedeli in barella e in carrozzella provenienti da tutta l’Italia e dal Canton Ticino, in un’adunata che commuove profondamente Papa Pacelli.

La sua vita terrena si conclude il 20 luglio 1984 a Rocca Priora, località vicino a Roma, dove si trova per un tempo di convalescenza. La salma riposa a Roma nella chiesa di Santa Maria del Suffragio, in via Giulia 59.

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«La beatificazione di papa’ rende onore alla sua vita»

La famiglia del benefattore carpigiano ricorda l’intensa opera in difesa degli ebrei
La figlia Paola: «De Gasperi gli chiese di entrare in politica ma lui rifiutò»

di Serena Arbizzi

«Sono emozionatissima per questo riconoscimento così importante come la Beatificazione, che verrà ricordata nella fiaccolata di oggi. Tuttavia, per me, i miei nipoti e la mia famiglia tutta, questa non sarà propriamente una festa, perché noi, il babbo, l’abbiamo sempre nella testa e nel cuore, ed ogni rievocazione della sua figura e di quanto di straordinariamente grande ha fatto porta sempre un grande e profondo dolore. Per la sua morte a 37 anni, ma non solo». Sono intense, dirette, sincere le parole di Paola Focherini, 69 anni, la più giovane dei sette figli del grandissimo Odoardo, divenuto celebre per la sua massiccia opera di protezione a favore dei perseguitati ebrei durante la seconda Guerra Mondiale, pochi mesi prima del 15 giugno 2013, giorno in cui avverrà la Beatificazione di Focherini. «Io il babbo non l’ho mai conosciuto, non ho una foto con lui e questo è un grandissimo rimpianto, anche se ho potuto rivivere papà tramite i racconti di mia madre, Maria Marchesi, una donna eccezionale legata da un’intesa inossidabile con il babbo. Basti pensare che i primi del 1944, quando lo statista Alcide De Gasperi chiese a mio padre di entrare in politica, intuendo che di lì a poco il fascismo sarebbe crollato, il babbo domandò cosa ne pensasse alla mamma e lei gli rispose di no, perché aveva sette figli e molti impegni. Quando, però, lui le chiese se poteva dare una mano ai suoi amici perseguitati dalle leggi razziali, mia madre gli rispose senza ombra di dubbio: «Certo» e lui agì di conseguenza». Altrettanto emozionato nel ricordo di Odoardo è il nipote, Francesco Manicardi, 42 anni, giornalista e figlio di Gianna Focherini, rimasta orfana del padre a soli 4 anni. «Penso a mia nonna Maria e ai 45 anni di lutto che ha osservato, fino a quand’è morta, nel maggio 1989. – commenta Manicardi – La nonna si recava vestita di nero da via Rovighi, dove abitava con Odoardo, fino alla chiesa del Cristo Crocefisso, quasi a rimarcare il mondo carpigiano di Focherini. Si ricordavano di lui gli ebrei che sono stati salvati, ma anche un partigiano comunista come Franco Varini che a soli 17 anni ha vissuto il lager con Odoardo che ne aveva 37. Focherini era giornalista dell’Avvenire e dell’Osservatore Romano, è stato il fondatore dell’Unitalsi e dello scoutismo a Carpi. E viene ricordato sempre sorridente, nonostante i gravi pericoli che correva. Il nonno era sereno anche quando, una volta che si era diffusa la voce di una possibilità di salvezza tramite il suo operato, si ritrovava ad aspettarlo in casa, o al giornale, gli uomini e le donne che si appellavano a lui con la speranza di riscattare la propria vita da un destino atroce», conclude Francesco.

 

Comunicato stampa e rassegna

Comunicato stampa

 

Sarà presieduta dal Cardinale Angelo Amato

Il 15 giugno 2013 a Carpi

la Beatificazione di Odoardo Focherini

 

Monsignor Francesco Cavina ha ufficializzato lunedì 5 novembre la data della Beatificazione del Servo di Dio Odoardo Focherini, che si terrà in Diocesi a Carpi sabato 15 giugno 2013 e sarà presieduta dal Cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi. L’annuncio è stato dato dal Vescovo in apertura dell’incontro del Gruppo di lavoro costituito per far conoscere la figura di Focherini anche oltre i confini della Chiesa locale.

“Questa beatificazione è una notizia che suscita grande gioia in me, in tutta la comunità diocesana di Carpi e non solo – ha detto monsignor Cavina –; Focherini è segno indiscusso della fecondità della chiesa locale: la sua capacità di amare il Signore e mettersi a servizio dei fratelli è per noi un forte richiamo a non lasciare inaridire la nostra fede”. Il Vescovo, che ha evidenziato la testimonianza di vita coerente, l’integrità, la bellezza, l’eroicità di questa figura, ha poi ricordato come l’imminente celebrazione della beatificazione di Focherini sia “un dono e una responsabilità: il Signore ci chiederà conto di come abbiamo saputo far fruttare questo dono”.

A seguire, lo storico Paolo Trionfini ha illustrato le principali tappe del percorso di beatificazione di Focherini e le iniziative che hanno contribuito a mantenere viva la sua memoria. A don Luca Baraldi, direttore dell’Ufficio liturgico diocesano, il compito di coordinare il Gruppo di lavoro che ha visto tutti i partecipanti intervenire per portare il proprio contributo in un fecondo intreccio di sensibilità e attenzioni.

Il tavolo di lavoro, è l’auspicio di monsignor Francesco Cavina, “possa aiutarci a trovare le iniziative più opportune e significative per far conoscere il più possibile Odoardo Focherini, lavorando in armonia per rendere a tutto tondo la bellezza di questo cristiano, padre, marito, professionista, impegnato nella realtà ecclesiale e sociale, andando a fondo nel ricercare le radici della sua scelta di dare la vita: perfetta imitazione di Cristo, Odoardo Focherini – ha concluso il Vescovo di Carpi – è arrivato davvero a mettere in pratica il Vangelo”.

All’incontro erano presenti, accanto al Vescovo di Carpi monsignor Francesco Cavina e a don Luca Baraldi coordinatore del Gruppo di Lavoro, il Rabbino Beniamino Goldstein della comunità ebraica di Modena e Reggio Emilia; Francesco Manicardi, nipote di Odoardo, in qualità di rappresentante della famiglia Focherini; don Fortunato Turrini a nome della Diocesi di Trento; i sindaci Michela Noletti di Rumo e Angelo Dalpez di Pejo, luoghi cari a Focherini e alla moglie Maria Marchesi; Odoardo Semellini, nipote di Focherini, in rappresentanza del Comune di Carpi; Andrea Venturini, presidente del Consiglio Comunale di Mirandola; Marzia Luppi per la Fondazione ex Campo Fossoli; Maria Peri, storica e nipote di Focherini, curatrice del sito dedicato al Servo di Dio, la presidente dell’Azione cattolica di Carpi Ilaria Vellani e il vicepresidente nazionale degli adulti di Ac Paolo Trionfini; monsignor Ermenegildo Manicardi, membro della Commissione teologica nella fase diocesana del processo, don Roberto Bianchini, don Carlo Truzzi, monsignor Rino Bottecchi, sacerdoti delle parrocchie della Diocesi di Carpi dove Odoardo è cresciuto e si è speso nella vita ecclesiale e sociale; don Roberto Vecchi, responsabile del settore catechesi della Diocesi di Carpi, Luigi Lamma, direttore dell’Ufficio comunicazioni sociali e del settimanale Notizie della Diocesi di Carpi

Del comitato sono stati chiamati a far parte anche il postulatore della causa di beatificazione padre Giovangiuseppe Califano e lo storico Ulderico Parente, nonché i rappresentanti del quotidiano cattolico Avvenire, della Società Cattolica di assicurazioni, dell’Agesci della zona di Carpi.

http://www.youtube.com/watch?v=ZX7kLUsx8wY&feature=share

http://www.ilrestodelcarlino.it/modena/cronaca/2012/11/06/798147-focherini-beato-vescovo-cavina-youtube.shtml?fb_action_ids=4835822178071&fb_action_types=og.likes&fb_source=aggregation&fb_aggregation_id=288381481237582

http://www.avvenire.it/Chiesa/Pagine/folcherini-beato-il-15-giugno.aspx

http://vaticaninsider.lastampa.it/news/dettaglio-articolo/articolo/focherini-beato-lager-ebrei-19545/

http://www.upi.com/Top_News/World-News/2012/05/10/Pope-recognizes-Focherini-as-martyr/UPI-41991336684466/

http://bob.yerhot.org/2012/11/venerable-odoardo-focherini-soon-to-be-beatified/

http://www.zenit.org/article-33686?l=italian

http://it.gloria.tv/?media=357407

 

 

Forse ci siamo…

Dopo anni di preghiera e di attesa, al termine della Messa Crismale, il vescovo della diocesi di Carpi Francesco Cavina ha annunciato la conclusione positiva del processo di beatificazione di Odoardo Focherini

Si tratta – ha commentato il vescovo – di un grande evento, sorgente di grazia e di consolazione per la nostra Chiesa locale. Il nuovo beato è segno indiscusso della fecondità della nostra Chiesa locale, ma è anche un forte richiamo a non lasciare inaridire le radici e a ritornare ad una testimonianza coerente, chiara, coraggiosa ed ecclesiale della nostra adesione a Cristo. Infatti, quanti più sono i doni, tanto più cresce la responsabilità e tanto più verrà chiesto“.

Rimaniamo in attesa del decreto ufficiale.

http://gazzettadimodena.gelocal.it/cronaca/2012/04/06/news/focherini-un-martire-che-sara-proclamato-santo-1.3778583

 

 

“Si tratta – ha commentato il Vescovo – di un grande evento, sorgente di grazia e di 
consolazione per la nostra Chiesa locale. Il nuovo beato è segno indiscusso della fecondità della nostra Chiesa locale, ma è anche un 
forte richiamo a non lasciare inaridire le radici e a ritornare ad una testimonianza coerente, chiara, coraggiosa ed ecclesiale della nostra 
adesione a Cristo. Infatti, quanti più sono i doni, tanto più cresce la responsabilità e tanto più verrà chiesto".